Sarà l’ultima la quarta, la fase finale di una delle serie di maggior successo targata Netflix dal 31 marzo 2017, quando fu trasmessa la prima (vincitrice del Premio Media Young ai Diversity Media Awards.), svoltasi in 13 puntate acclamate dalla critica per il cast e i temi importanti e non banali toccati, ma anche impegnativi e ad alto tasso di responsabilità che infatti hanno attirato discussioni e dibattiti in vari paesi.
Basata sull’omonimo romanzo di Jan Asher ( ma creata dallo sceneggiatore e paroliere Brian Yorkey, vincitore del premio Pulitzer 2009), la serie parte dal suicidio dell’adolescente Hannah Baker e dei tredici motivi del gesto che lei stessa ha lasciato noti in 13 cassette registrate e ritrovate dall’amico Clay. La storia si ritroverà a toccare i temi non facili da gestire del suicidio, omosessualità, bullismo, violenza sessuale, alcol e droga.
Selena Gomez in difesa della serie
Inizialmente nel 2011 gli Universal Studios acquistarono i diritti cinematografici del romanzo di Jay Asher con l’intenzione di realizzare un film interpretato da Selena Gomez nel ruolo di Hannah Baker, ma in seguito venne annunciato che il romanzo sarebbe stato adattato in una serie televisiva per Netflix e che la bella Selena sarebbe stata una delle produttrici della serie; la colonna sonora è stato il brano di Selena Gomez dal titolo “Back to you” :
Dopo le discussioni ( su possibili emulazioni e istigazioni al suicidio, bullismo, e violenza ), innalzate da importanti associazioni, americane e non, di psicologi e consulenti scolastici da ogni dove, il colossal streaming Netflix, ( all’esordio della terza serie ), decise di tagliare la scena del finale della prima stagione che mostrava in modo crudo il suicidio di Hannah Bake, oltre ad aggiungere il divieto di visione ai minori di 14 anni nella scheda ufficiale della serie TV, (il che non è bastato alla Nuova Zelanda che ha esteso il divieto ad-hoc per la serie, “RP18”, vietando la visione di Tredici ai minori senza la supervisione di un adulto).
Polemiche incisive quindi per argomenti altrettanto forti e di fronte alle quali Selena Gomez, ( forse per il fascino anche ), scelta probabilmente come ‘produttrice portavoce’, affermò in un’intervista: “Siamo rimasti fedeli al libro e a quanto creato da Jay Asher, una storia tremendamente tragica, complicata e ricca di suspense. Non è un argomento facile da affrontare, ma sono felice della risonanza avuta dallo show”.
Senza farsi intimorire dalle critiche, che si sa, creano soprattutto molta attenzione sull’oggetto criticato, il colosso streaming americano lancia così una conclusiva serie che si preannuncia ricca di colpi di scena.
Dalla Prima Alla Quarta Serie
Le riprese della IV stagione sono iniziate poco dopo l’esordio della terza, il che ha fatto intuire subito che l’uscita sulla piattaforma nel corso di questa estate era molto probabile. Da pochi giorni infatti, e attraverso i social, è stata annunciata la stagione conclusiva, composta da 10 episodi, la cui uscita è prevista per il 5 giugno.
La prima delle tre stagioni riguarda le vicende che si diramano dal suicidio della studentessa della Liberty High School Hannah Baker, ( Katherine Langford), che, lasciando nelle tredici cassette registrate i 13 motivi del suicidio, coinvolgerà i vari personaggi della storia – come il di lei innamorato Clay (Dylan Minnette) – in diverso modo e sui diversi temi di violenza sessuale e bullismo.
La storia continua nella seconda e terza stagione con il processo voluto dalla mamma di Hannah e le indagini intorno ad altri episodi e vittime di violenza emerse dal suicidio, ed inoltre con lo scioccante omicidio di uno studente (il bullo stupratore di Hannah e altre studentesse, Bryce Walker, ucciso in circostanze sospette) e della responsabilità della stessa scuola accusata di consapevole indifferenza rispetto a tutti gli accadimenti.
Temi attuali e coinvolgenti che attirano gli adolescenti su possibili scenari di una realtà non sempre limpida e spesso inquietante e sicuramente da delineare, ma anche chi adolescente non lo è, e che può ritrovare nella serie spunti di riflessione che, andando oltre la forte tematica in certi punti volutamente troppo poco romanzata e cruda, possono far intravedere e comprendere una realtà che non solo sfugge all’occhio benevolo e non abituato di alcuni ragazzi, ma anche di insegnanti e genitori.
La Quarta Stagione
Tredici 4 stagione, è stata girata in parte alla Sonoma State University a Sonoma County nel nord della California. E senza voler spoilerare molto, stando alle prime indiscrezioni, la stagione rivedrà protagonisti il gruppo dell’ultimo anno di scuola superiore alla Liberty High che si concluderà con la cerimonia dei diplomi. Ma ci sarà un colpo di scena che ha luogo nel campus, un segreto da custodire . Forse venuto a galla il colpevole sull’assassinio di Bryce, è probabile che la quarta e ultima stagione si concentri su alcune conseguenze del gesto.
Il cast di 13 reasons why
- Clay Jensen: interpretato da Dylan Minnette(Prisoners)
- Ani Achola: interpretata da Grace Saif (World of Warcraft: Battle of Azeroth)
- Tony Padilla: interpretato da Christian Navarro(Vinyl)
- Jessica Davis: interpretata da Alisha Boe (Teen Wolf)
- Justin Foley: interpretato da Brandon Flynn(True Detective)
- Alex Standall: interpretato da Miles Heizer(Love, Simon)
- Lainie Jensen: interpretata da Brenda Strong (Desperate Housewives)
- Zach Dempsey: interpretato da Ross Butler (Riverdale)
- Tyler Down: interpretato da Devin Druid Louder (Than Bombs)
La stagione finale vedrà anche volti nuovi: Gary Sinise (CSI: NY), che sarà il Dr. Robert Ellman, un terapista che cerca di aiutare Clay. Mentre Jan Luis Castellanos (Runaways), interpreterà Diego Torres, leader della squadra di calcio che cercherà di capire la scomparsa di uno dei compagni.
Molto difficile un ritorno degli attori Katherine Langford e Justin Prentice, infatti i loro personaggi sono deceduti nelle trascorse stagioni per cui se non dovessero esser previste dei flashback su Hannah Baker e Bryce Walker, non ritorneranno nell’ultimo capitolo di Tredici.
Qualche speranza forse per Timothy Granaderos, l’attore e modello americano che in 13 Reasons Why ha vestito i panni di Montgomery “Monty” de la Cruz; il suo personaggio anche è deceduto nel corso della terza stagione, ma i molti misteri dietro la morte di Bryce potrebbero riportare in vita questo personaggio, almeno in qualche altro flashback.