È finita l’attesa per i fan europei di Star Wars. Arriva al cinema il nuovo capitolo, in 800 copie distribuite dalla Walt Disney, che riguarda l’ottavo episodio della saga, intitolato “Star Wars – Gli Ultimi Jedi”, scritto e diretto da Rian Johnson.
La “galassia lontana lontana”, che è stata a lungo una galassia della nostalgia, si è fatta più vicina da quando la Disney ha preso in mano le redini della space opera e ne ha rilanciato la prosecuzione. Dopo Il risveglio della forza, firmato J.J. Abrams, è la volta di Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, scritto e diretto da un altro regista cresciuto nel mito delle guerre stellari e dei personaggi creati da George Lucas, Rian Johnson. Il fatto che la nuova era del franchise sia affidata a questa generazione di creativi non è cosa marginale: depositari di un sapere e di un gusto maturato nell’ambito della passione, gli Abrams e i Johnson sono gli interlocutori di un pubblico che è in maggioranza composto di fan, vecchi e nuovi, dell’universo Star Wars, che ha esigenze ed aspettative, da assecondare e ribaltare.
Il film riprende esattamente nel punto in cui Il Risveglio della Forza si era interrotto, con Rey al suo primo incontro con Luke Skywalker, Finn gravemente ferito e Poe Dameron in procinto di lanciarsi in qualche azione coraggiosa ma avventata. Ognuno dei personaggi, compreso Kylo Ren, compie un passo in avanti nel suo percorso di crescita. E forse sta proprio in questo il punto di forza del film, che unisce a combattimenti spettacolari e scene di azione mozzafiato un’attenzione inusuale per una pellicola di genere ai motivi dei personaggi e alla filosofia di fondo che anima un po’ tutto l’universo delle Guerre stellari.
