I love my skin, il progetto #FierəNellaMiaPelle di Filorga

Dieci volti, dieci persone con altrettante storie alle spalle, la bellezza nell’unicità e un fil rouge che unisce tutti: prendersi cura di sè. Questo il progetto #FierəNellaMiaPelle di Filorga: perché celebrare molteplicità e pluralità può essere fatto anche con la giusta skincare.

Filorga ha coinvolto persone con vissuti diversi ma tutti accomunati da un percorso di accettazione della propria unica e personalissima declinazione di bellezza. Perché amarsi passa anche da un gesto tanto semplice, ma così essenziale, com’è quello dell’idratazione

Reve ha incontrato le  persone coinvolte nel progetto #FierəNellaMiaPelle: Afaf Nourellil ; Content Creator; Daniele Garozzo – Schermidore olimpico;  Daniela Scattolin – Attrice; Veronica Yoko Plebani – Atleta paralimpica; Silvia Amorosino – Designer; Isa&Marilli AKA Magnifiche Perennial; Mariano Gallo – Attorə, Drag Queen, Performer; Liz Supermais – Creator digitale; Carlotta Bertotti – Studentessa e modella

LIZ SUPERMAIS

La bellezza è, oggi più che mai, sinonimo di unicità. Ci racconti perché sei fiera del tuo essere unica?

Sono fiera nel mio essere unica perché, col passare del tempo, ho imparato ad accettare ed amare sempre di più le mie “imperfezioni”: di alcune mi sono vergognata a lungo, ma ora le considero preziose. Queste caratteristiche “imperfette” mi distinguono e mi rendono unica e, allo stesso tempo, mi accomunano a tutti gli altri. Perché, alla fine, nessuno di noi è “perfetto” e tutti siamo unici!

Sentirsi bene nella propria pelle è, in definitiva, essere a proprio agio con la propria storia personale: sei d’accordo?

Assolutamente. Nonostante ci siano tanti rimpianti ed errori che avrei preferito evitare durante il percorso di crescita questi fanno parte di me: per sentirsi bene nella propria pelle bisogna prima di tutto accettare sé stessi ed essere a proprio agio con il passato.

Prendersi cura di sé, cominciando dalla pelle, è il primo e più importante atto d’amore che possiamo fare verso noi stesse: qual è il tuo?

Mi prendo molta cura della mia pelle: la mia skincare routine ha solitamente quattro passi, la pulizia, l’idratazione, l’antiossidante e la protezione solare. Tra questi passaggi, quello più importante è senza dubbio l’idratazione.

Se potessi dire qualcosa alla te ragazzina, cosa le diresti?

Sii te stessa: non essere troppo insicura della persona che sei e non dare troppo peso alle opinioni e alle critiche degli altri, perché fra tanti anni scoprirai che riuscirai ad accettare ed amare sempre di più la tua unicità.

Come possiamo incoraggiare le giovani donne a credere in sé stesse?

I canoni di bellezza cambiano col tempo e, oggi più che mai, le tendenze si modificano alla velocità della luce; penso che sia solo per frenesia se rincorriamo e seguiamo l’esempio degli altri, che probabilmente non è neanche adatto a noi. Accettare la propria unicità e avere fiducia in sé stessi è il modo migliore per affrontare le sfide nella vita e renderci più affascinanti, sia interiormente che esteriormente.

Qual è il tuo sogno?

Il mio sogno è fare qualcosa per abbattere gli stereotipi e fare scoprire a più persone il fascino di culture diverse. In questo modo possiamo imparare ad accettare o anche amare le unicità di ogni singola persona e realtà diversa dalla nostra. Io provo a farlo con i video che condivido ogni giorno sui social, per creare un ponte tra la cultura cinese e quella italiana e avvicinarle sempre di più.

Dida Liz Supermais

Nata a Xi’an ma da anni residente a Verona, ha un dottorato in italianistica, ma è diventata famosa come content creator su TikTok, dove con uno stile ironico e scanzonato, dal 2019, racconta la cultura e le tradizioni cinesi. Tra le cose che ama di più ci sono cucinare, viaggiare, ascoltare la musica, fare yoga e praticare sport. Davvero poliglotta parla, oltre a cinese e italiano, inglese, spagnolo, francese e danese

Frasone Liz Supermais

Tutti possono prendersi cura della pelle in modo corretto, senza trascurare i passaggi più importanti. Indipendentemente da quanti sono gli step della vostra skincare routine, non dimenticate mai il siero idratante.

 

DANIELA SCATTOLIN

La bellezza è, oggi più che mai, sinonimo di unicità. Ci racconti perché sei fiera del tuo essere unica?

All’età di 12 anni ho iniziato a maturare l’idea che la mia unicità fosse una fonte preziosa di ispirazione per differenziarmi e darmi un valore. Ho capito che gli altri hanno iniziato a vedermi bella solo quando io ho cominciato ad apprezzare le mie diversità rispetto agli standard di allora. Ho dunque iniziato un viaggio d’amore con i miei lineamenti e i miei capelli, apprezzato la mia altezza e valorizzato la mia pelle.

Sentirsi bene nella propria pelle è, in definitiva, essere a proprio agio con la propria storia personale: sei d’accordo?

Assolutamente sì, mi piace però anche specificare che non c’è nulla di male nell’impiegare un po’ di tempo per capire quanto a nostro agio possiamo essere nella nostra pelle. La consapevolezza e l’autostima non ci pervengono con la nascita purtroppo o per fortuna.

Prendersi cura di sé, cominciando dalla pelle, è il primo e più importante atto d’amore che possiamo fare verso noi stesse: qual è il tuo?

Il primo passo per me è la detersione che dev’essere super gentile e delicata avendo una pelle molto secca. E poi via libera al siero idratante che secondo me è il segreto della mia skincare.

Se potessi dire qualcosa alla te ragazzina, cosa le diresti?

Alla me ragazzina vorrei dire che non si deve sentire in difetto per il suo aspetto e che un giorno le risposte arriveranno da sé, grazie alla possibilità di vedere sempre più creator che raccontano e rappresentano la diversità tramite YouTube e social.

Come possiamo incoraggiare le giovani donne a credere in sè stesse?

Io credo che mostrare più bellezze diverse possibili sia già un bel passo nel dire che non ci sono standard da avere o da mantenere.

Qual è il tuo sogno?

Che tutto questo diventi normalità, che valorizzare la diversità non sia un proteggerla bensì un elevarla.

Le interviste complete sul nuovo Reve 83

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