Facetraining: una palestra nelle tue mani

Facetraining, un ovale ben definito, un incarnato più luminoso e un migliore tono della pelle: il miglior risultato possibile prima di ricorrere al medico estetico. Ma i benefici che ne derivano vanno ben oltre, perché in questo caso è tutto il corpo a trarne vantaggio.

La ginnastica per il viso a casa? È una questione di self-care sì, ma anche di necessità di apparire sempre al meglio. L’impossibilità di frequentare centri estetici per un lungo periodo ha portato alla ricerca di soluzioni alternative e casalinghe per sopperire alla mancanza di trattamenti professionali. Da qui il boom nell’utilizzo dei tool – sia digitali che analogici – impiegati in questo tipo di pratiche, ma anche il crescente numero di App e piattaforme per la routine di esercizi facciali. Tra queste c’è FaceTraining®, un protocollo di allenamento a 360° affinato in tre anni di lavoro da Veronica Rocca. Gli studi di Scienze Infermieristiche, il Master in Estetica Medica e un corso all’Accademia di Estetica sono racchiusi negli esercizi che propone quotidianamente sulla sua piattaforma facetraining.it.

 

Meno di 5 minuti, due volte al giorno

Un metodo per tutti, che come la ginnastica dà risultati a fronte di un impegno costante. “Bastano 5 minuti, due volte al giorno. Sulla nostra nuova piattaforma, le persone accedono e possono allenare il viso. Ogni giorno sbloccano una nuova routine dove io spiego i movimenti e dimostro gli esercizi, che si possono fare in simultanea con me, proprio come un personal trainer. E sono tutte routine che durano meno di 5 minuti. Per questioni di comodità e fruibilità, ho cercato di inserire delle routine che andassero bene per tutti. Primi si inizia, meglio è, anche perché c’è bisogno di radicare l’abitudine all’allenamento del viso. Ovviamente più siamo giovani e più velocemente vedremo i risultati, ma il viso risponde anche dopo i 60 anni. Con il FaceTraining® andiamo a contrastare tutto ciò che riguarda la degenerazione cellulare dei tessuti e la sarcopenia, cioè la perdita di tessuto muscolare. Allenando i muscoli e riportando nuova linfa a tutti i tessuti riusciamo a migliorare la situazione in qualsiasi viso e in qualsiasi età, ovviamente le tempistiche sono proporzionate all’età”.

 

Una visione globale

“La prima cosa da ricordare è che per avere un risultato su un problema specifico, non si otterranno dei miglioramenti semplicemente focalizzandosi e lavorando su quell’area, perché il viso è tappezzato da muscoli che sono in contatto fra di loro. Se il nostro obiettivo sono le zampe di gallina, non basterà una routine incentrata su quella zona, ma è necessaria una visione globale e una serie di esercizi completa che comprenda anche collo, la zona mandibolare e la fronte. All’interno della routine generale si possono aumentare le ripetizioni nelle zone che sono più bisognose, ma queste devo necessariamente essere inserite all’interno di un esercizio generale. Ogni routine ha un countdown, così c’è la certezza che ciò che si fa è sufficiente ed efficace. Ovviamente, più sei costante, più velocemente riesci a vedere i risultati. L’importante è non cadere nell’errore di pensare al nostro viso come a un’entità separata dal corpo. Il viso è montato sul corpo e le due sezioni si influenzano a vicenda: se vediamo un’asimmetria molto marcata sul viso, probabilmente la causa sarà un bacino disallineato o un appoggio plantare sbagliato e diventa necessario indagare il quadro generale, proprio perché è tutto in continuità strutturale. Anche negli esercizi disponibili sulla piattaforma mi sono concentrata soprattutto sulla parte superiore – vedi spalle e corpo – per andare a riallineare la postura, perché tra computer e smartphone sempre in mano, siamo costantemente proiettati in avanti e questa proiezione crea delle strozzature a livello di drenaggio linfatico. Il tutto si traduce in dolore a livello cervicale e gonfiore sul viso: ecco perché è più importante fare un lavoro a 360° piuttosto che uno volto a targetizzare il singolo inestetismo. La completezza del protocollo è data anche dall’utilizzo di moltissime tecniche che non sembrano collegate al mondo dell’estetica, come gli esercizi per i muscoli oculari, che fanno gli ortottici, ma sono molto importanti, perché i muscoli oculari sono collegati al collo. Anche gli esercizi di postura della lingua che si fanno in logopedia, perché la lingua è in continuità strutturale, tramite l’asse glossopodalico, con i piedi.”.

Che cos’è il FaceTraining®?

“È un metodo di allenamento del viso che sfrutta la sinergia di automassaggio, esercizi per la muscolatura del viso ed esercizi posturali. È una sorta di alternativa naturale – e molto meno invasiva – alla medicina estetica e allo stesso tempo è un potenziamento della skincare il mio metodo non è prodotto dipendente, ma potenzia i principi di quello che si è applicato, migliorandone l’assorbimento. Inoltre usa le mani come strumento principale, anche se tool a microcorrente e gua sha possono concorrere al risultato finale e dare un twist alla routine.”, spiega Veronica Rocca.

 

Le origini del FaceTraining®

Come in molti casi, da una passione e da un bisogno personale nasce la risposta a problemi condivisi. “Ho sempre avuto il pallino del beauty e della cosmetica, studiando attivi e tecniche ancora prima di  frequentare l’Accademia di Estetica. Dopo Scienze Infermieristiche ho fatto un master di Estetica Medica per essere assistente e poi, perché dopo tanti anni di teoria mi mancava la parte di pratica, anche l’Accademia di Estetica. Inoltre all’epoca soffrivo di un grave forma di acne e la mia autostima era ai minimi storici. Ho provato numerosi rimedi, pillola inclusa, ma non è andata molto bene, anzi. Durante il mio percorso di studi ho capito che potevo crearmi un metodo per cambiare questa situazione. La chiave era allontanare le tossine dal viso, quindi ho messo a punto una sinergia di automassaggi per stimolare il linfodrenaggio ai quali in seguito ho aggiunto altre tecniche di ridefinizione dell’ovale. Ma la cosa fondamentale era il drenaggio linfatico. Tutti pensano sempre al sangue, ma non alla linfa, quando invece è la linfa ad essere responsabile del trasporto delle scorie causate dall’infiammazione. E l’acne ha notoriamente uno stato infiammatorio molto elevato che porta ad una serie di cataboliti che devono essere smaltiti facendo fluire la linfa. Sfatiamo il mito secondo il quale se si ha l’acne non ci si deve massaggiare. In realtà non bisogna massaggiarsi in maniera troppo vigorosa, o fare massaggi iperemizzanti che fanno arrossare, ma fare piuttosto massaggi linfodrenanti. In sei mesi ho risolto la mia situazione di acne e questo successo è stata la mia spinta a creare il FaceTraining®, ovviamente dopo aver perfezionato la tecnica e averla resa accessibile a tutti, non solo a chi soffre di acne”, racconta Rocca.

I benefici del metodo

“Prima di tutto, con gli esercizi andiamo a stimolare il microcircolo, che si traduce in un maggior afflusso di sangue a livello capillare, in una stimolazione nella produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico e un miglioramento del colorito in generale. A livello visivo si parla di distensione di microrughe e di un effetto lifting. Quando parlo di potenziamento del viso, qualcuno pensa sempre al potenziamento muscolare, in realtà dobbiamo andare a capire quali sono i muscoli da potenziare, che sono un po’ dormienti e necessitano di esercizi di potenziamento. Allo stesso modo dobbiamo capire che ci sono dei muscoli sul viso che sono iper stimolati, e in quel caso l’obiettivo è quello di rilassare. L’obiettivo è quello di riportare la muscolatura in normotono: questo permette, in alcuni casi, di alleviare stati di dolore, come si verifica nei soggetti che serrano eccessivamente la mandibola. Questa abitudine causa molto dolore a livello del massiotere – uno dei muscoli masticatori – e a livello del muscolo temporale, che è possibile alleviare con gli esercizi che ho messo a punto. Ultimo, ma non meno importante, è il miglioramento dell’umore e dell’autostima, perché è un modo per riprendere contatto con noi stesse. Come un’allenamento in palestra, che stimola le endorfine. I cheratinociti – le cellule sulla superficie dell’epidermide – se opportunamente stimolati manualmente, riescono a produrre un pro-ormone che si chiama POMC – Prooppiomelanocortina – che va a stimolare la produzione di beta-endorfine che poi si trasformano in endorfine classiche, con il conseguendo miglioramento dell’umore e anche stati di euforia, quasi un antidepressivo. Crea dipendenza in senso positivo e amore per se stessi”.

 

Un aiuto ai trattamenti del medico e del chirurgo estetico

“Venendo dal mondo dell’assistenza al medico estetico, ho messo a punto un protocollo per il post-operatorio, cercando metodi per un rapido smaltimento dell’edema, come nel caso di rinoplastica, ma anche quando si fa il filler alle labbra ci sarebbe bisogno di un massaggio per renderle più elastiche. Il protocollo non è solo post, ma anche preparatorio. Ovviamente c’è anche il discorso delle cicatrici, che interessa soprattutto chi forma cheloidi. Le cicatrici creano delle aderenze che danno origine a delle asimmetrie, perché le cicatrici si aggrappano alla fascia, una sorta di pellicola che ricopre i muscoli e gli organi e quando le cicatrici si aggrappano a questa fascia la tirano verso il basso provocando degli squilibri. Una cicatrice sul ginocchio destro potrebbe essere la causa di una parte destra del viso più bassa rispetto a quella sinistra. Quindi anche la cicatrice sul ginocchio va massaggiata. Tutto quello che vediamo sul viso, al 99% dipende da qualcosa che non è successo sul viso”.

 

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