Durante il Blackout Tuesday, Rihanna ha aderito alla campagna di protesta lasciando offline i siti e gli e-commerce dei suoi tre brand. La linea Fenty Beauty, il marchio di lingerie Savage x Fenty e il marchio di abbigliamento di lusso, prodotto da
LVMH, Fenty, hanno sospeso ogni attività per 24 ore.
In questo modo la cantante e imprenditrice ha voluto dare il proprio sostegno alle proteste della comunità afroamericana e di esponenti di spicco della cultura e dello spettacolo. La partecipazione a questa campagna contro l’ingiustizia della morte di George Floyd è stata straordinaria.
Rihanna offline per Blackout Tuesday
La star ha spiegato attraverso i propri social media che avrebbe partecipato con le sue aziende al Black Lives Matter, la campagna che incoraggiava le persone a non pubblicare per un giorno contenuti personali sui propri social
media. Al posto di immagini personali la cantante chiedeva di postare contenuti a sostegno del movimento. Punto essenziale è la presa di coscienza della disparità culturale e sociale, spesso a sfondo razzista, di cui sono vittima gli afroamericani.
Il fine della campagna non è solo portare consapevolezza dell’ingiustizia dell’omicidio di George Floyd ma anche prendere coscienza di come gli afroamericani siano un’importante parte del sistema economico americano. Infatti i marchi di proprietà di afroamericani e i loro consumi, sono essenziali per la bilancia commerciale degli Stati Uniti d’America. Proprio per rimarcare il fatto che le persone di colore negli Stati Uniti hanno anche un potere economico su cui far leva, Rihanna ha deciso di far sentire la propria voce attraverso il blackout dei propri siti.
In un comunicato apparso su Instagram Rihanna ha condiviso con i propri follower la decisione di lasciare offline i siti giovedì 2 giugno. “Questo non è un giorno di vacanza. Questo è un giorno per riflettere e trovare un modo affinché avvenga un reale cambiamento”.
