OSCAR 2024: IL TRIONFO DI OPPENHEIMER E LA VITTORIA DI EMMA STONE

Anche quest’anno, l’attesissima cerimonia degli Oscar andata in onda il 10 marzo dal Dolby Theatre di Hollywood non ha deluso le nostre aspettative: tra vittorie già annunciate e look mozzafiato che hanno regalato momenti di moda a dir poco memorabili.

Trionfo assoluto per Oppenheimer di Christopher Nolan, che si è aggiudicato ben sette statuette su tredici nomination, tra cui Miglior Film, Miglior Regia, Migliore Attore Protagonista a Cilian Murphy e Migliore Attore Non Protagonista a Robert Downey Jr.
Ad entrare nella storia però è Emma Stone, che ha vinto come Migliore Attrice Protagonista per la sua incredibile interpretazione di Bella Baxter in Poor Things. Insieme a Meryl Streep, Jodie Foster ed Elizabeth Taylor, l’attrice vanta già due Oscar vinti a soli 35 anni (il primo per La La Land nel 2017). Lei non se l’aspettava, sale sul palco emozionatissima, in lacrime e con il vestito strappato sulla schiena, ringraziando tutto il team prima di dedicare la vittoria al marito Dave McCary e alla figlia. «Ho avuto quasi una crisi di panico, una cosa che succede abbastanza spesso. Ci sono momenti in cui devi dire “esci da te stessa, guardati da fuori”. In questo film l’ho fatto, l’abbiamo fatto tutti insieme», dice con la statuetta tra le mani.

Durante la cerimonia condotta da Jimmy Kimmel, altre due donne sono state premiate: Da’Vine Joy Randolph, che ha conquistato l’ambitissima statuetta alla sua prima nomination come Migliore Attrice Non Protagonista per il ruolo in The Holdovers, e Billie Eilish. La star statunitense ha trionfato per la Miglior Canzone Originale con il brano What was I made for?, realizzato per il film Barbie insieme al fratello Finneas O’Connell. La giovane cantautrice aveva già vinto un Oscar nel 2022 con il brano No Time to Die dell’omonimo film.
Non ce l’ha fatta, invece, Io capitano di Matteo Garrone, battuto da La Zona di Interesse nella corsa per il Miglior Film Straniero.

La lista completa dei premi

  • Miglior film: Oppenheimer (statuette ai produttori Emma Thomas, Charles Roven e Christopher Nolan);
  • Miglior regia: Christopher Nolan per Oppenheimer
  • Migliore attore: Cillian Murphy per Oppenheimer di Christopher Nolan
  • Migliore attrice: Emma Stone per Povere Creature! di Yorgos Lantimos
  • Migliore attore non protagonista: Robert Downey jr per Oppenheimer
  • Migliore attrice non protagonista: Da’Vine Joy Randolph per The Holdovers – Lezioni di vita
  • Miglior film internazionale: La zona di interesse di Jonathan Glazer
  • Miglior film d’animazione: Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki
  • Miglior documentario: 20 giorni a Mariupol di Mstyslav Chernov, Michelle Mizner e Raney Aronson-Rath.
  • Migliore fotografia: Hoyte van Hoytema per Oppenheimer – Migliori costumi: Holly Waddington per Povere Creature!
  • Miglior montaggio: Jennifer Lame per Oppenheimer
  • Miglior makeup e hairstyling: Nadia Stacey, Mark Coulier e Josh Weston per Povere Creature!
  • Migliore colonna sonora: Ludwig Göransson per Oppenheimer
  • Migliore canzone originale: What was I made for? da Barbie, music e lyric di Billie Eilish e Finneas O’Connell
  • Migliore scenografia: James Price e Shona Heath; Set Decoration, Zsuzsa Mihalek per Povere Creature!
  • Miglior sonoro: Tarn Willers e Johnnie Burn per La zona di interesse
  • Migliore sceneggiatura non originale: American Fiction adattata per lo schermo da Cord Jefferson – Migliore sceneggiatura originale: Anatomia di una caduta, scritta da Justine Triet e Arthur Harari
  • Migliori effetti speciali: Takashi Yamazaki, Kiyoko Shibuya, Masaki Takahashi e Tatsuji Nojima per Godzilla Minus One
  • Miglior corto d’animazione: War is over! di Dave Mullins e Brad Booker
  • Miglior corto live action: The wonderful story of Henry Sugar di Wes Anderson e Steven Rales
  • Miglior corto documentario: The last repair shop di Ben Proudfoot e Kris Bowers.

 

 

 

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