Ha intervistato Hillary Clinton. Ha avuto una lettera di referenze da Michelle Obama per accedere ad Harvard. Ha conquistato il pubblico con il ruolo di Zoey Johnson in “Grown-ish” ed è considerata una delle più autorevoli attiviste in grado di coinvolgere la Z Generation e le giovani donne in attività sociali. Nel 2021 vedrà la luce la quarta stagione della fortunata serie americana e Yara Shahidi ci sarà ancora.
Attrice, modella e attivista.
Volto di alcuni dei più famosi brand della moda e del beauty, come Chanel per esempio. Yara Shahidi, classe 2000, con “Grown-ish” ha letteralmente conquistato il pubblico. Quello femminile soprattutto, si stima infatti che la famosa serie statunitense della ABC, ora in onda su Freeform, abbia conquistato un target di spettatrici composto da giovani donne tra i 18 e i 34 anni. E il ruolo di Yara nella serie – Zoey Johnson – è il più amato.
Ecco alcune delle sue bellissime foto di Instagram. Un profilo seguito da oltre 5 milioni di persone.
Mentre vanno in onda gli episodi della terza stagione di Grown-ish, il cast annuncia l’avvio della quarta, disponibile dal 2021. Yara Shahidi ci sarà!
Comparsa per la prima volta sulla recente edizione del Calendario Pirelli 2020, Yara Shahidi ha catturato l’attenzione del pubblico sin dal 2014 quando compariva per la prima volta nei panni di Zoey Johnson in “Black-ish”, ovvero la fortunata serie che ha fatto da apripista allo spin off “Grown-ish”, oggi uno dei programmi più seguiti d’america e amato dalle giovani donne. Di cosa parla “Grown-ish”? La serie ideata da Kenya Barris e Larry Wilmore, vede protagonista Zoey Johnson e le sue vicende mentre si avvia al college e inizia il suo viaggio verso l’età adulta. Momento cruciale dove scopre che la vita non è poi così semplice lontano dalla propria casa. Un ruolo che ha trasformato la Shahidi in una vera icona di stile, grazie anche ai look realizzati dalla costumista Michelle Cole.
Yara Shahidi, la portavoce della Z Generation.
Da giovanissima Yara ha iniziato ad interessarsi all’attivismo politico e civile. Supporta i diritti delle donne e combatte per abbattere le disparità della popolazione relative alla ricchezza, tramite lo sviluppo dell’istruzione.
Già alle scuole superiori diede vita allo “Yara’s Club”, una partnership con la Leadership Network delle Giovani Donne, che fornisce tutoraggio online con l’obiettivo di porre fine alla povertà attraverso l’istruzione. In occasione del suo diciottesimo compleanno lanciò il programma “Diciotto x 18”, un’iniziativa nazionale che incoraggia l’impegno e il voto civico dei giovani. Nel 2018, Yara si iscrisse ad Harvard con l’intenzione di raddoppiare la specializzazione in sociologia e studi afro-americani, presentandosi con una lettera di referenze dell’ex first lady, Michelle Obama, in cui Yara veniva elogiata per i suoi sforzi in favore del cambiamento sociale. Tutte qualità che le hanno valso l’ingresso nella prestigiosa BOF 500.
Yara usa la sua presenza nell’industria della moda e nel cinema per sostenere il cambiamento sociale.
Tra le sua generazione Yara Shahidi è conosciuta come una grande attivista per il femminismo e la consapevolezza STEM. L’acronimo deriva dall’inglese e significa Science, Technology, Engineering and Mathematics, è un termine utilizzato per indicare le discipline scientifico-tecnologiche e i relativi corsi di studio.
Nel 2016 Yara firma con l’agenzia newyorkese Women Management, e da allora è diventata nota come icona di stile Gen-Z, grazie anche agli abiti indossati sui red carpet, disegnati da Jason Bolden. Yara ha anche conquistato le copertine di numerosi magazine importanti, tra cui Harper’s Bazaar Arabia, Porter Magazine, Elle UK. Ha collaborato con Beyoncé per Ivy Park, il marchio della cantante.