“The Queen’s Gambit” è diventata più di una serie sul gioco degli scacchi. Basata sull’omonimo romanzo di Walter Tevis, si è rivelata un successo da quando è arrivata su Netflix, il 23 ottobre.
Sette episodi che hanno catturato l’attenzione del pubblico di tutto il mondo, ed è stata la serie numero 1 in oltre 12 paesi.
Ha riacceso l’interesse per il gioco più ‘intelligente ‘ al mondo, sia per i principianti che per i praticanti, perchè “The Queen’s Gambit” ha qualcosa da offrire a tutti. Ma soprattutto a chi si emoziona di fronte ad un talento.
È una storia ambientata nell’era della Guerra Fredda e va ad esplorare gli abissi del genio.
Perché il talento ha un costo molto alto, nulla è gratuito, e anche se può sembrare un dono, talvolta toglie più di cio che da. Il talento in questione è quello della sensualissima Beth Harmon, interpretata da Anya Taylor-Joy, che ricordiamo nel cast della quinta stagione di “Peaky Blinders” , e non a caso musa di Flowerbomb Viktor&Rolf, lanciato la prima volta nel 2005. Anya interpreta anche la splendida protagonista di EMMA, l’adattamento cinematografico del racconto di Jane Austen.
Trama
Abbandonata e affidata a un orfanotrofio del Kentucky, Beth scopre un sorprendente talento per gli scacchi mentre sviluppa una dipendenza dai tranquillanti forniti dallo stato come sedativo per i bambini.
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Perseguitata dai suoi demoni interiori e sostenuta da un cocktail di narcotici e ossessione, si trasforma in un’emarginata straordinariamente abile e affascinante, mentre è determinata a conquistare i confini tradizionali stabiliti nel mondo degli scacchi competitivi dominato dagli uomini.
Sorprende, ma non troppo, che il leggendario campione del mondo GM Garry Kasparov e il famoso istruttore di scacchi NM Bruce Pandolfini sono stati coinvolti sul set per aiutare con tutte le scene di scacchi. Hanno mostrato agli attori come spostare correttamente i pezzi. Praticamente molte partite viste nella serie sono sfide reali giocate da giocatori reali.
Perché The Queen’s Gambit è il programma Netflix numero 1 in questo momento?
Perché appaga la nostra ossessione per il genio. Che altro non è che un sogno realizzato ai massimi livelli. Beth ci fa sognare che la vita, che spesso assomiglia proprio a una partita a scacchi, si può vincere, anche se donna, anche se circondati da maschilismo soffuso, e che talvolta si eccede per trovare il fondo, ma che la risalita è doverosa e spontanea per chi ha coraggio di vincere. La regina degli scacchi ci parla quindi anche di solitudine, dipendenza, guerra fredda e pregiudizi di genere ma il tutto accompagnato anche dalla leggerezza di vestiti estremamente glamour e make up da urlo anni ’60 . Ci troveremo ad ammirare una regina anche nello stile.
I costumi della metà degli anni ’60 di Beth, disegnati da Gabrielle Binder (The Lives of Others) e ispirati a Christian Dior e Cardin, appaiono insieme alla principessa Diana di The Crown in una mostra virtuale al Brooklyn Museum di New York.
2 Curiosità
* Solo una donna, Judit Polgár, ha raggiunto la Top 10 nella classifica della World Chess Federation.
* Un numero sempre più crescente di persone sta provando il gioco sui propri telefoni cellulari, forse con la speranza di raggiungere lo stesso livello di esperienza di Beth Harmon. Da quando i sette episodi della serie sono arrivati su Netflix, i giochi di scacchi mobili sono stati in cima ai risultati di ricerca negli store di applicazioni.