Puig la pandemia ha impattato fortemente sulla chiusura del 2020

Puig 2020 ( photo TONI MATEU)

La pandemia ha impattato negativamente sul 2020 di Puig.  L’azienda catalana, con sede a Barcellona, ha chiuso il 2020 con un fatturato netto di 1,537 miliardi di euro, in calo del 32% rispetto al 2019.  Questa percentuale di perdita è stata parzialmente compensata dall’incorporazione di Charlotte Tilbury nel giugno 2020. Questo ha portato a un calo complessivo del 24%.

“Per la prima volta nella storia recente dell’azienda Puig ha chiuso l’anno in perdita. Le misure di blocco e allontanamento sociale hanno ridotto i consumi di profumi e moda. I nostri clienti aziendali in tutto il mondo hanno iniziato a chiudere: profumerie, grandi magazzini, negozi duty free e centri commerciali”. Ha comunicato in una nota stampa l’azienda.

Puig la pandemia ha impattato fortemente sulla chiusura del 2020

L’impatto nel 2020 sul mercato globale delle fragranze selettive ha portato a un decremento complessivo del 29% ma che ha toccato punte del 71% nel travel retail. Questo canale ha risentito di una diminuzione del 90% del traffico passeggeri e la chiusura di buona parte dei negozi duty free aeroportuali. Come accennato precedentemente l’acquisizione di Charlotte Tilbury a giugno 20202 ha parzialmente coperto le perdite. Dal  primo gennaio 2021 Puig ha riorganizzato la propria struttura aziendale in tre divisioni:  la Divisione Bellezza e Moda, composta dai marchi Paco Rabanne, Carolina Herrera, Jean Paul Gaultier, Nina Ricci, Dries Van Noten, Penhaligon’s e L’Artisan Parfumeur. Le licenze di prodotti di bellezza di Christian Louboutin e Comme des Garçons Parfums e i marchi Lifestyle Adolfo Dominguez, Antonio Banderas, Shakira e Benetton.
La divisione che comprende il marchio Charlotte Tilbury e la Divisione Derma composta da Uriage, Apivita e dalla quota del 50% di Isdin inclusa nel portafoglio Puig.

 

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