La pandemia ha portato ad un cambiamento forte nel comportamento delle beauty addicted online...
Cos’è cambiato nelle prenotazioni di trattamenti nei saloni o l’acquisto online di prodotti per la bellezza?
Nuove abitudini, nuove preferenze, nuove modalità di prenotazione dei trattamenti, durante e dopo il lock down… cos’è cambiato maggiormente?
Nel mondo virtuale, molte sono state le scelte che hanno segnato il passo, lasciando spazio a nuove tendenze. Secondo Elena Zucco, Country Lead di Treatwell Italia (il più grande portale in Europa per la prenotazione di trattamenti di bellezza e benessere che ha anche realizzato un Beauty Report post Covid-19), un calo netto quasi epocale è stato quello dei massaggi, anche dopo l’uscita dall’emergenza.
Altro dato interessante è quello che riguarda l’uso stesso della piattaforma online, ovvero della tecnologia in tempi post-Covid 19. Un’intermediazione online è risultata infatti ideale per ottimizzare le prenotazioni e contingentare le presenze nei saloni e, dunque, per rispettare le norme di sicurezza.
Il tutto anche considerando la necessità di calcolare i tempi di sanificazione dei locali, rendendo più facile la gestione infine degli appuntamenti. Un altro ambito in cui la tecnologia ha saputo dare nuove risposte ad utenti e consumatori, insomma.
In netto aumento poi (+ 26%) l’uso della piattaforma da parte di clienti uomini, mercato nuovo e abituato a non prenotare il barber shop di fiducia e che ora rappresenta la nuova fetta di utenti rispetto a “prima”.
I capelli, fenomeno unico
Secondo lo studio di Treatwell, gli italiani hanno sentito in primis bisogno di un taglio capelli. Il 18 maggio, giorno in cui in Italia i parrucchieri e i centri estetici hanno ufficialmente riaperto dopo oltre due mesi di chiusura, le prenotazioni di trattamenti beauty su Treatwell sono schizzate del +4700%.
E sugli altri trattamenti, quali sono state le tendenze e anche la spesa media sostenuta?
Secondo la ricerca, i trattamenti protagonisti sono stati l’ombré hair (+65%) con una spesa media di circa 75 euro; la Brazilian blow dry con trattamento alla cheratina (93 euro), che ha visto le richieste aumentare del +37%; il balayage (85 euro) e colpi di sole/mèches (71 euro), i cui ordini sono saliti rispettivamente del 29% e del 21%,
I prodotti e il fai da te
Anche la scelta dei prodotti beauty da acquistare on line, è cambiata con l’evolversi delle fasi dell’epidemia…
Stefania D’Andrea Head of Marketing di Wakeup Cosmetics Milano rivela ad esempio che “il nostro brand, così come l’e-commerce in generale, ha beneficiato di un incremento che ha avvicinato l’Italia ai livelli di altri Paesi nei quali il peso delle vendite on line era mediamente più alto.”
Molto rilevante il fatto che alcune categorie in particolare abbiano avuto i maggiori incrementi, come quelli skincare, prodotti occhi e smalti. Le stesse ricerche su Google nelle prime settimane dell’emergenza per “Kit ricostruzione unghie” sono aumentate addirittura del 4500%.
A ribasso invece tutto ciò che ha riguardato le labbra e make up, evidentemente, così come fondotinta e polveri viso, le cui vendite negli ultimi anni erano stati in crescita costante, secondo la responsabile marketing.
“Complici le lunghe giornate a casa, le consumatrici hanno riscoperto il piacere di prendersi cura della propria pelle e così sono aumentati i consumi di maschere, trattamenti viso e skincare – continua D’Andrea.
Per i brand, cos’è cambiato?
In generale, i brand che avevano già una base solida di consumatori on line hanno potuto reagire più velocemente al nuovo scenario. Quelli che erano più orientati alle vendite sui canali tradizionali hanno dovuto adeguarsi.
Altra conseguenza: i brand beauty hanno anche creato una maggiore connessione con i propri consumatori, utilizzando tutti i mezzi messi a disposizione dal web (social media, siti web, app, ecc.). cercando al contempo di assorbire i costi di spedizione – conclude la responsabile marketing del brand Wakeup Cosmetics Milano – con coupon free shipping e altri meccanismi volti ad incentivare gli acquisti on line.”
E i prodotti beauty per gli uomini?
Cos’è cambiato nel comportamento dei clienti uomini?
“Una crescita delle vendite sono quelli legati alla cura intensa della barba (come il Burro Nutriente Restitutivo, appena lanciato, o la Maschera Notturna Antistress) e quelli con promessa “anti-stress”– ci confida Alessandro La Corte, Digital Coordinator di Bullfrog.
Abbiamo visto crescere anche i prodotti per la rasatura tradizionale, che hanno probabilmente beneficiato del maggior tempo a disposizione per dedicarsi ad una rasatura accurata.
Un’inversione di tendenza rispetto ai mesi precedenti al lock down è invece stata sicuramente quelle sulle fragranze e i prodotti per lo styling dei capelli. Hanno avuto una crescita minore, o in alcuni casi una contrazione delle vendite.”
E ora?
“L’e-commerce si è reso molto più familiare al consumatore, soprattutto a generazioni come quella dei millennials. Ci si dovrà aspettare quindi delle nuove soluzioni (realtà virtuali o simili) che anche sul settore online interpreteranno al meglio la volontà dei client – conclude La Corte.
E sicuramente anche lo smart working ha influenzato alcune tendenze, come la maggiore capacità di gestire da remoto anche le prenotazioni di rituals e trattamenti particolari, seppur tornando come rivela lo studio di Treatwell nel 94% dei casi nello stesso salone di fiducia.
Si torna anche all’acquisto dei prodotti make up, specie quelli maggiormente conosciuti in questi mesi via social e si è assistito ad un ritorno di preferenze generale pre-Covid.
Ma qualcosa è pur sempre cambiato e creerà nuove abitudini. “Assistiamo ad una graduale ripresa del commercio tradizionale conoscere – assicura Stefania D’Andrea di Wakeup Cosmetics – ma naturalmente ci sono limitazioni legate agli aspetti di tutela della salute pubblica, come ad esempio l’uso dei testers.”