Il Gruppo Davines – realtà italiana con sede a Parma operante nel settore della cosmetica professionale attraverso i brand Davines (haircare) e Comfort Zone (skincare) – presenta il Rapporto di Sostenibilità 2019/2020. Un rapporto che arriva in un anno particolarmente significativo per due motivi. Il primo, il rinnovo della certificazione B-Corp, ottenuta con un punteggio di 117.4 migliorato rispetto a quello conseguito in occasione della prima certificazione nel 2016 (99.3). Inoltre, la trasformazione della forma giuridica aziendale in Società Benefit. Questo fatto ribadiscela volontà del Gruppo di impegnarsi nella generazione di un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, al di là del profitto.
Davines presenta il Rapporto di Sostenibilità
Le tre principali aree di impatto su cui è valutata la performance di una B Corp – People, Planet e Community – hanno evidenziato come il Gruppo Davines si sia distinto nell’impegno a perseguire tali scopi. Il Gruppo Davines, insieme a oltre 500 B Corp nel mondo, ha assunto l’impegno di raggiungere l’obiettivo di “net zero emissions” (emissioni nette di CO2eq a zero) entro il 2030. Tale obiettivo può essere raggiunto unicamente mediante una costante mappatura delle emissioni e la loro massima riduzione. Le quantità di CO2eq che non potranno essere ridotte o azzerate continueranno a essere compensate grazie al progetto di riforestazione e rigenerazione del suolo EthioTrees, esclusivo per Davines e attivo in Etiopia.
La compensazione della CO2
Il 100% dei prodotti Davines e Comfort Zone venduti nel 2019 hanno un packaging a CO2eq compensata. Tutte le sedi del Gruppo sono carbon neutral . La sede di Parma ha registrato un -47,7% di emissioni rispetto al 2018 (risultato ottenuto principalmente grazie all’utilizzo di biometano anziché gas da fonte fossile). Sono 34 le tonnellate di CO2eq risparmiate grazie allo smart working dei collaboratori della sede italiana. Inoltre sono state calcolate e compensate le emissioni di CO2eq dei principali eventi aziendali. L’obiettivo del 2020 è quello di continuare il percorso di decarbonizzazione avviato da anni dall’azienda. E inoltre definire una roadmap per raggiungere l’obiettivo “net zero emission” entro il 2030.
Un packaging sostenibile
Il packaging rappresenta la principale sfida che l’industria cosmetica è tenuta ad affrontare per ridurre il proprio impatto ambientale. Nel corso del 2019 è proseguita la conversione dei packaging in plastica provenienti da fonti alternative a quelle fossili, iniziata tre anni fa: il 56% sono in plastica riciclata post consumo o bio-based (dal processo di lavorazione dalla canna da zucchero). Il 2020 prosegue in questa direzione. Davines intende infatti aumentare ulteriormente la percentuale delle confezioni di plastica bio-based e riciclata rispetto a quella vergine.