Dopo l’estate, la pelle spesso appare stanca e stressata a causa dell’esposizione prolungata al sole e dei prodotti solari. La biorivitalizzazione è un trattamento fondamentale per restituire vitalità e luminosità al viso. Abbiamo intervistato la dottoressa Alice Miegge di Domus Clinica Rigenerativa per scoprire come funziona questo trattamento e quali benefici può offrire
La biorivitalizzazione agisce come un potente booster per la pelle, stimolando la produzione di collagene ed elastina, elementi essenziali per il tono e la compattezza. Ideale da fare almeno due volte l’anno, soprattutto dopo l’estate, il trattamento lavora in sinergia con i filler per risultati ottimali. Abbiamo intervistato la dottoressa Alice Miegge di Domus Clinica Rigenerativa, medico chirurgo specializzata in chirurgia ad indirizzo estetico, per scoprire come curare e specialmente prevenire il deterioramento cutaneo grazie alle varie tipologie di filler e di biorivitalizzazione.
- Qual è il ruolo della biorivitalizzazione nella cura della pelle dopo l’estate e quali benefici specifici può offrire?
- La biorivitalizzazione è consigliata dopo l’estate perché la pelle, durante la stagione estiva, è sottoposta ad un intenso stress dovuto al sole e all’utilizzo di prodotti solari che tendono ad occluderla. I benefici del trattamento consistono nel conferire un booster d’azione alla matrice, che è quella parte della pelle responsabile della produzione di elastina e collagene che, così stimolata, ne aumenta la produzione. Questo si riflette nel miglioramento del tono, della luminosità e della compattezza della pelle.
- Quanto spesso è consigliabile effettuare trattamenti di biorivitalizzazione per mantenere una pelle sana e luminosa?
- Mantenere una pelle sana e luminosa è un punto fondamentale sul quale porre grande attenzione perché non basta avere buoni volumi, senza una skin Quality adeguata, è difficile avere un aspetto sano, bello e piacevole. La biorivitalizzazione può essere effettuata con diversi prodotti, sia iniettivi, ma anche attraverso utilizzo di peeling. L’ideale sarebbe dare almeno due booster di attivazione con due trattamenti l’anno.
- Come si integra la biorivitalizzazione con altre procedure estetiche, come i filler, per ottenere i migliori risultati?
- La biorivitalizzazione lavora in sinergia con il filler, e permette di avere una matrice solida con uno buono stato di vigore, su questa base il filler esplica il suo miglior risultato.
- Esistono consigli specifici per la cura della pelle dopo il trattamento di biorivitalizzazione per ottimizzare i risultati e prevenire effetti indesiderati?
- Per prevenire effetti indesiderati consiglio sempre alle pazienti di detergere con sola acqua il giorno stesso del trattamento, e non applicare nulla sino al giorno successivo, per ottimizzare i risultati invece, è importante l’utilizzo di una routine domiciliare con prodotti che vadano ad amplificarne l’effetto.
- Dopo l’estate, è necessario fare una valutazione dello stato della pelle prima di procedere con i filler?
- Non è necessario, ma sicuramente avere una valutazione della pelle è un dato di valore perché si può stimare il punto di partenza e gli obbiettivi da raggiungere.
- Quali sono i migliori tipi di trattamenti da fare dopo l’esposizione al sole?
- Per ripristinare le condizioni di una pelle stressata i migliori trattamenti sono la pulizia del viso per esfoliare e per togliere le cellule superficiali danneggiate e meno vigorose, poi una biorivitalizzazione per dare uno stimolo di attivazione profondo.
- Ci sono zone del viso che generalmente richiedono un trattamento più approfondito dopo l’estate?
- Dopo l’estate, in genere, va trattato tutto il viso, perché è esposto nella sua totalità, la zona perioculare è la più sensibile come anche la zona delle labbra, e poi, data la frequente comparsa di macchie solari, è soggettivo da paziente a paziente.
- Quanto tempo dura in media l’effetto dei filler o della biorivitalizzazione? Ci sono differenze in base alla zona trattata?
- Il biorivitalizzante non ha effetto immediato visibile, io lo definisco sempre come un atto di fede all’inizio, perché non si ha un risultato visibile non appena usciti dallo studio medico, ma facendolo a lungo termine, e dando alla pelle due booster di attivazione l’anno, la pelle diventa visibilmente più bella, vigorosa e con un miglior tono. Per quanto riguarda il filler la durata dipende da diversi fattori, tra cui la soggettività del paziente, la pelle e da come è stimolata, dipende dal tipo di prodotto utilizzato e da quanto la pelle viene stressata in termini di esposizione solare.
- Ci sono rischi o effetti collaterali particolari associati all’utilizzo di filler dopo un’esposizione intensa al sole?
- Non ci sono effetti collaterali, ovviamente sconsiglio di esporsi ai raggi solari poco dopo il trattamento filler.
- Esistono alternative ai filler tradizionali per chi cerca un effetto di volumizzazione naturale?
- Si, l’effetto più naturale e armonico si ottiene con l’idrossiapatite di calcio, come Harmonica e Radiesse, che permette sia di dare un effetto riempitivo, sia di stimolare i fibroblasti, e soprattutto conferisce un effetto turgido e naturale.