Quinto appuntamento con il format Wyconic, il contenitore di Wycon Cosmetics dedicato a storie moderne, eroine di tutti i giorni che con le loro esperienze possono ispirare o insegnare molto a chi è disposto ad ascoltarle. Il nuovo volto è Vanessa Villa, sportiva, viaggiatrice, modella e campionessa di karate, con cui il marchio ha creato una capsule collection dedicata a donne energiche e vitali, grintose e positive, che non si arrendono mai. Simbolo della collezione un fiocco nero, una versione più girly del nodo della cintura che indica l’elevato grado di chi pratica questa disciplina orientale. Black Belt è proprio il nome del mascara, allungante e volumizzante, mentre Empower Lip Kit è la combo matita labbra e liquid lisptick disponibile in tonalità cipria e rosso acceso. Tutte le formulazioni sono a lunghissima durata e dalle texture performanti e resistenti, come la matita occhi nera, per uno smokey o un tratto deciso, ovviamente waterproof!
IL RACCONTO
«Forma e naturalezza. Estetica e grinta. Grazia e potenza. I miei capelli lunghi, raccolti in una severa coda di cavallo, sfiorano sulle spalle il fresco tessuto del kimono.
Dai tatami sento le grida degli atleti, al culmine della forza in un gesto. La voce dei maestri e dei giudici, i numeri dei voti alla performance. Il tifo degli amici, dei famigliari, dei fan che incitano i propri campioni verso la vittoria. Tra poco sarò io al loro posto, e dimostrare la mia abilità e la mia capacità espressiva nel katà, una sequenza che racconta di combattimenti con avversari immaginari, e nella quale si richiede la massima precisione di esercizio, la massima armonia, ma anche la massima energia. Ho raggiunto numerose vittorie, è vero, medaglie, trofei, hanno dato un senso ad anni – ben 17 – di sacrifici, da quando ero una bambina, nelle più importanti palestre italiane e in giro per il mondo. Ma ora, con la consapevolezza di una donna adulta, riesco a dare maggior valore a queste soddisfazioni, dopo aver accettato la mia individualità, i miei tratti distintivi, il mio trasportare chi realmente sono in un attacco o in una parata. I viaggi che ho affrontato, i periodi lontano da casa per allenamenti e gare, mi hanno fatto crescere e non potrei più vivere senza. Mi preparo. Anche se pratico una disciplina considerata maschile perché arte marziale, non voglio rinunciare alla mia femminilità, anzi non devo. Il make up fa parte della mia divisa, come questa cintura nera, un po’ consumata dove si stringe nel nodo. Tanto mascara e matita nera per gli occhi, da guerriera orientale, ispirata alle donne giapponesi, così eleganti nella loro semplicità eppure così ricche di mistero, come custodissero segreti ai quali nessuno potrà mai accedere. Sulle labbra, una passata di lipstick liquido, fluido, come i miei movimenti, rosa tenue, un effetto nude. Terrò il rosso per questa sera, che ci sarà da festeggiare oppure no. La sfumatura c’è, ma non si rivela troppo. Mentre passo il colore penso, la mia mente si raccoglie in questo semplice rituale di cui non saprei fare a meno, fa parte del mio allenamento.Ritrovo la concentrazione, davanti allo specchio dello spogliatoio. Ripenso agli errori, cosa devo migliorare. Tocca a me. Sorrido al mio riflesso e vado incontro alla mia prossima sfida».