Millie Bobby Brown si ribella al body shaming: «Non mi farò umiliare per il mio aspetto»

La notorietà ha un prezzo, e Millie Bobby Brown lo sa bene. L’attrice britannica, diventata famosa giovanissima grazie al ruolo di Eleven in Stranger Things, si è trovata nuovamente al centro di critiche feroci, questa volta per il suo aspetto fisico. Dopo le sue recenti apparizioni pubbliche durante il press tour del film The Electric State, alcuni media e hater online hanno puntato il dito contro il suo nuovo beauty look, sostenendo che la giovane attrice “stia invecchiando male”.

Una polemica tossica e ingiustificata, che ha portato Millie a prendere posizione. Con un video condiviso su Instagram, la 21enne ha risposto con fermezza ai commenti negativi, denunciando il clima di ageismo e body shaming che continua a colpire le giovani donne sotto i riflettori.

Instagram di Millie Bobby Brown

«Mi rifiuto di adattarmi alle aspettative irrealistiche di chi non tollera di vedere una ragazza diventare una donna»

Nel suo messaggio, Millie Bobby Brown ha voluto sottolineare quanto sia difficile crescere sotto l’occhio pubblico, evidenziando la contraddizione di un’industria e di una società che chiedono alle donne di essere sempre perfette e immutabili, senza concedere loro il diritto di evolversi.

«Ho iniziato a lavorare in questo settore quando avevo 10 anni. Sono nata e cresciuta davanti ai riflettori, ma c’è chi pretende che resti sempre la ragazzina della prima stagione di Stranger Things», ha dichiarato l’attrice.

Millie ha poi mostrato alcuni articoli che hanno analizzato con toni sprezzanti il suo aspetto fisico, definendo questo tipo di narrazione come “bullismo travestito da giornalismo”.

«Il fatto che autori adulti dedichino il loro tempo ad analizzare il mio viso, il mio corpo, le mie scelte è inquietante. E il fatto che alcuni di questi articoli siano scritti da donne? Ancora peggio. Parliamo sempre di sostenere e valorizzare le giovani donne, ma quando arriva il momento, sembra più facile distruggerle in cambio di qualche click».

Una riflessione lucida e potente, che denuncia non solo l’atteggiamento dei media, ma anche la cultura dell’odio e della critica facile che dilaga sui social media, dove le donne, in particolare, sono giudicate in base a canoni estetici irrealistici e soffocanti.

«Non mi lascerò umiliare per il mio aspetto»

La risposta di Millie Bobby Brown è un messaggio di autodeterminazione e resistenza contro un sistema che troppo spesso non consente alle giovani donne di crescere liberamente.

«Persone disilluse non riescono a sopportare che una ragazzina diventi una donna alle sue condizioni, e non alle loro. Mi rifiuto di chiedere scusa per essere cresciuta. Mi rifiuto di mettermi in un angolino per adattarmi alle aspettative irrealistiche di chi non tollera di vedere una ragazza diventare una donna».

L’attrice ha poi fatto un appello affinché si cambi mentalità, invitando tutti a riflettere sull’impatto che le parole possono avere, soprattutto quando rivolte a donne giovani che meritano di essere celebrate per il loro talento e la loro crescita personale, non sminuite per il loro aspetto fisico.

«Viviamo in una società nella quale criticare è diventato infinitamente più facile che fare un complimento. Perché la reazione istintiva è dire qualcosa di orribile anziché qualcosa di gentile? Cerchiamo di essere migliori di così. Non solo per me, ma per ogni giovane ragazza che merita di crescere senza il timore di essere distrutta solo per il fatto di esistere».

Un messaggio forte, che evidenzia ancora una volta la necessità di contrastare la cultura della negatività online e difendere il diritto di ogni donna a crescere e cambiare senza essere giudicata.

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