Nails Obsession, intervista a La Coach Delle Unghie

Onicotecnica di fiducia di Diletta Leotta, Belén, Paola Turani e tante altre ancora, Michela May, in arte La Coach delle Unghie, ci svela i nails trend del momento e i segreti per avere mani sempre al top!

Le mani sono da sempre un nostro biglietto da visita: dicono di più su chi siamo, su come ci sentiamo o su chi vogliamo essere. Attraverso i colori che scegliamo di applicare sulle nostre unghie, possiamo esprimere uno stato d’animo mentre una particolare forma può aiutarci a sentirci più delicate, sensuali o eleganti. Questo lo sa bene Michela May – alias La Coach delle Unghie – che dal 2019 cura le manicure perfette di molte delle super celeb nostrane. Onicotecnica, imprenditrice e con un canale Instagram che conta oltre 100.000 followers, Michela non è la solita manicurist, ma una vera e propria artista delle unghie. Con la creazione del marchio e brevetto Effettonessuneffetto® ha saputo fare della propria passione il suo lavoro, affermandosi come un punto di riferimento nella beauty community italiana. Noi l’abbiamo incontrata, per farci svelare i nails trend da tenere d’occhio questa estate e i segreti per avere mani sempre favolose.

‘Effettonessuneffetto’ è il tuo cavallo di battaglia. Ci spieghi nel dettaglio questa tecnica e il motivo del suo successo?

‘Effettonessuneffetto’ è la riproduzione di un’unghia naturale mediante l’utilizzo del gel. Questo tipo di tecnica che ho brevettato enfatizza i pregi dell’unghia naturale di partenza, modificandone eventuali difetti. Si tratta di una vera e propria miscela di colori abbinata all’unghia naturale, che ricrea il colore esatto della cliente, e che quindi valorizza la bellezza naturale dell’unghia. L’effetto che si ottiene sembra infatti trasparente, ma in realtà non lo è. È un po’ il make-up no make-up dell’unghia. Anche dal punto di vista della struttura, si ricrea l’andamento naturale dell’unghia: c’è chi ha un’unghia più piatta, chi un po’ più curva, chi più a ventaglio. Con ‘Effettonessuneffetto’ doniamo all’unghia un’armonia generale, portandola in una situazione di super comfort, sia alla vista che al tatto, risultando inevitabilmente più forte. È un metodo personalizzato in grado di andare in contro alle sfaccettature, ai pregi, difetti ed esigenze di ogni singola unghia, motivo per cui ha avuto così successo. 

Primavera/Estate 2024: su quali manicure o nail trend puntare?

Ad oggi siamo in una situazione tale, soprattutto in ambito nails, che ci permette di variare in ogni modo e a nostro piacimento. È difficile intercettare una sola tendenza da seguire perché ormai – fortunatamente, aggiungerei – tutto è ritornato di moda. Qualsiasi cosa è concessa: dal french classico all’unghia rouge-noir, al french con lo swarovski a nail art più eccentriche e colorate. Un effetto che continuerà a piacere tanto è senza dubbio il wet, già molto richiesto, che dà questo finish di freschezza, purezza e trasparenza. Altro trend che probabilmente farà da sovrano è l’effetto glazed abbinato al colore di Rhode.  

Per quanto riguarda i colori?

Il Pantone quest’anno ha incoronato come colore dell’anno il Peach, il quale però non è stato molto apprezzato in ambito nails. È infatti un colore veramente difficile sulle mani in quanto, rientrando tra le tonalità calde, c’è il rischio che faccia a pugni con il sottotono e l’incarnato della pelle. Anche in estate risulta un colore complicato da gestire perché i pastello tendono inevitabilmente a sbiadirsi, nonostante ci siano delle tecniche per evitare che succeda. In generale, funziona e funzionerà sempre tanto il rosso, evergreen per eccellenza. 

Ma esiste un colore universale, che sta bene a tutti?

Effettonessuneffetto! (ride) Scherzi a parte, a mio parere il colore jolly è il lattiginoso. La nuance latte, che è una sorta di colore non colore sui toni del bianco o dell’avorio, tendenzialmente la si sceglie quando non si sa cosa fare, ma si vuole comunque una mano in ordine. È un colore senza impegno.  

Come scegli la forma ideale per una mano? 

Mi baso su diversi parametri. Innanzitutto, inquadro tutta la falange e il dito, per capire in proporzione anche la lunghezza dell’unghia, prendendo in considerazione anche quelli che sono i valli laterali e la forma del polpastrello. Se ho a che fare con un polpastrello un po’ più ipertrofico o particolarmente grande, generalmente cerco di non scegliere un’unghia stretta e quindi una forma a mandorla con angoli troppo stretti. Diversamente, se la mano in questione è un po’ più affusolata, posso permettermi anche di osare con una forma a mandorla. Il tutto chiaramente varia anche in base a com’è fatta nel complesso la forma del letto ungueale e la struttura naturale dell’unghia. 

Il tuo è uno stile sempre elegante e raffinato. Ma cosa pensi delle nail art più elaborate ed eccentriche? Come capire se siano adatte o meno al nostro stile?

Non le faccio abitualmente, essendo appassionata di strutture, di miscele e di riproduzioni naturali, ma devo dire che mi divertono molto. Poi in determinati contesti, in cui bisogna magari creare una comunicazione accattivante – che siano sfilate o Sanremo, per esempio – mi cimento anch’io e mi piace studiare una tipologia diversa di nail art. Ma in generale, per la vita di tutti i giorni, preferisco un look naturale. 

Le mani sono una sorta di biglietto da visita e dicono tanto su chi siamo. In che modo tu riesci a comprendere le unicità di ognuno e declinarle attraverso il tuo lavoro?

Con le chiacchiere! (ride) Dopo tantissimi anni che faccio unghie, sono abituata a parlare con moltissime persone, per cui dopo i primi due minuti che ti ho davanti riesco subito ad inquadrarti, mi risulta facile capire quello che una persona vorrebbe indossare. Le personalità un po’ più dirompenti e frizzanti, tendono a scegliere forme più definite, come una super squared o una mandorla con una super punta in nero o rouge-noir, o colori più estroversi quali giallo, viola o tonalità fluo. C’è invece un’altra fascia di persone, magari un po’ più silenziose, ascoltatrici e romantiche, che generalmente optano per cose più tradizionali: un lattiginoso o un french con un’unghia un po’ più corta. Influisce tantissimo anche il tipo di lavoro che si fa. 

Michela May (La Coach delle Unghie), Diletta Leotta e Clio Zammatteo (ClioMakeUp)

Ricostruzione. È vero che le unghie dopo hanno bisogno di un po’ di tempo per “respirare”? 

Falsissimo! Non hanno bisogno di respirare perché l’unghia trae il suo nutrimento dalla matrice e la matrice è nutrita, così come tutto il complesso ungueale, dai vasi sanguigni. Per cui l’unghia non ha necessità di trarre benefici o nutrimento dall’aria, non le occorre l’aria per rimanere integra. Necessita di rimanere “scoperta” in caso di patologie particolari, come l’onicomicosi, ma in questo caso si parla di qualcosa di patologico per il quale occorre un consulto dermatologico. Con le corrette tecniche di approccio e se si esegue il lavoro correttamente nel rispetto dell’unghia naturale, quest’ultima resta intatta anche dopo la rimozione del gel. 

Quali sono gli errori più comuni in fatto di unghie? 

Primo fra tutti, utilizzare le unghie come oggetto per grattare una padella o aprire qualcosa. Sebbene le unghie abbiano una funzione prensile, non devono essere date per scontate o maltrattate. Utilizzare le unghie in sostituzione di uno strumento apposito per fare delle cose è sbagliato. Un altro errore riguarda la pulizia sotto l’unghia, che bisogna fare con un pennello a setole morbide e un detergente delicato, e non con stuzzicadenti, chiavi della macchina o punte delle penne scariche! Farla in modo sbagliato potrebbe infatti causare un micro trauma e provocare una micro onicolisi sull’unghia, ovvero un distacco parziale o totale dell’unghia dai tessuti sottostanti.

Nail routine: tre consigli per avere mani e unghie perfette. 

Per curare e coccolare le unghie, consiglio sempre di iniziare con un lavaggio mani, proseguire con un gel per le cuticole (se non si ha un gel può andar bene anche una crema mani, per renderle più morbide) e con un bastoncino d’arancio andare a spingere delicatamente le unghie indietro. Dopodiché, limare con una lima di vetro e concludere con un olio di mandorle. Per quanto riguarda le mani: detergente delicato in mousse e uno scrub super delicato da fare una volta a settimana, utile per eliminare gli scarti cellulari che possono esserci sul dorso e sul palmo. Ultimissimo step, applicare una crema ricca e nutriente. 

Cosa dobbiamo aspettarci da La Coach delle Unghie? Progetti futuri?

Ci sono tantissime novità in arrivo. Non posso ancora svelarvi nulla, ma sto lavorando a progetti grandissimi che scoprirete prestissimo!

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