A tre anni dal lancio del programma pionieristico “Women for Bees”, UNESCO e Guerlain ampliano ulteriormente il progetto di apicoltura alla Riserva della Biosfera del Paesaggio Gishwati-Mukura in Ruanda – il primo impegno del programma nel continente africano – con un nuovo gruppo di apprendiste apicoltrici.
Il programma Women for Bees di Guerlain
Lanciato nel 2020 da Guerlain e UNESCO, attraverso la formazione femminile all’avanguardia , il programma “Women for Bees” si pone il duplice obiettivo dell’emancipazione femminile e della conservazione della biodiversità.
Oltre al programma Guerlain x UNESCO sviluppato nell’ambito della Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera dell’UNESCO, Guerlain gestisce autonomamente una serie di programmi di imprenditorialità apistica in collaborazione con ONG locali come CONAPI, Fundación Selva Maya (FSM), Umeda Mitsubachi a Osaka e Ginza Mitsubachi e l’ONG El Rincón de la Abeja, rispettivamente in Italia, Messico, Giappone e Spagna.
Women for Bees 2023 Ruanda
33 donne originarie del Ruanda, rappresentanti di tre cooperative apistiche locali, sono state celebrate dopo aver completato il programma di formazione intensivo di sei mesi. Il Direttore generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, ha incontrato le donne ad inizio Settembre. Ponendosi come obiettivo quello di fornire a ciascuna di loro nuove competenze, tecniche moderne di apicoltura e una maggiore consapevolezza del ruolo delle api all’interno dell’ecosistema locale, la formazione rappresenta un percorso verso l’autonomia finanziaria e l’emancipazione, che a sua volta consente loro di migliorare significativamente la vita quotidiana e di sostenere le proprie famiglie.
Focalizzandosi sulle api locali e autoctone, sul loro benessere, sulla salvaguardia e sul ripopolamento, nonché sull’educazione riguardo alle api, il programma si impegna a favorire l’emancipazione delle donne attraverso un’attività professionale sostenibile e guidata da competenze specifiche.
Women for Bees: perché in Ruanda
L’apicoltura in Ruanda si fonda da sempre su tecniche tradizionali per la lavorazione del miele che così diventa prodotto commestibile e medicinale per il consumo domestico. In questo gruppo, quasi tutte le 33 donne si sono avvicinate all’apicoltura attraverso familiari o conoscenti che lavoravano come apicoltori. Tuttavia questi riferimenti erano prevalentemente di sesso maschile. Da tempo associata agli uomini, l’industria ha bisogno di estendere la sua attenzione per coinvolgere e formare le donne, che sono fondamentali nelle comunità locali affinché si ottenga una divisione equa dei benefici dell’apicoltura.
Uno dei risultati chiave che il programma si pone per queste donne è una comprensione più approfondita della biologia delle api e l’acquisizione di moderne conoscenze e competenze apistiche. In questo modo le donne saranno in grado di sfruttare le risorse generate dall’apicoltura come una pratica che va oltre la semplice produzione di miele. Inoltre potranno beneficiare del processo di impollinazione all’interno del loro ambiente agricolo e saranno in grado di ottenere altri prodotti derivanti dalle api o di creare una rete di ecoturismo.
