Microblading: stili e falsi miti da sfatare

Nozioni spesso contrastanti ed errate, falsi miti da sfatare: intorno alla tecnica del microblading, soprattutto in Italia,  c’è poca chiarezza e molte informazioni frammentarie.

Così Rossano De Cesaris, noto  make up artist, dopo anni di pratica sul campo e numerose ricerche, ha racchiuso in un unico volume tutte le nozioni necessarie per fare il punto sulla tecnica, per scardinare errate convinzioni e offrire agli interessati una guida completa.
Per chi volesse cimentarsi nell’esecuzione pratica, Microblading sopraccigliare, rappresenta un vademecum che contempla tutti gli aspetti teorici e pratici a cui fare riferimento”.

Falsi miti da sfatare

Il microblading non gode della stima di una larga fetta dei classici dermopigmentisti” ricorda De Cesaris.
Un esempio? I sostenitori del microblading evidenziano come, specialmente per quanto riguarda la tecnica dell’effetto “pelo a pelo”, la sua naturalezza sia a dir poco ineguagliabile, mentre i detrattori mettono in evidenza il fatto esso non sia adatto a tutti i tipi di pelle.
Sicuramente il dermografo rappresenta la metodica migliore per affrontare le pelli difficili ma un microblading effettuato su di una pelle giusta permette di arrivare a risultati eccellenti. È compito dell’operatore selezionare con attenzione i casi su cui poter lavorare oppure no”.

Un altro aspetto controverso è legato al presunto traumatismo provocato alla cute: secondo i contrari, il trauma che subisce la pelle con il dermografo è di minore entità rispetto a quello che procura il microblading.
La verità è che se la metodica viene impiegata correttamente, tramite la giusta pressione, il microblading non lascia assolutamente esiti cicatriziali di rilievo.

Infine, c’è da aggiungere che al momento si tratta solo di ipotesi. “Questa metodica è utilizzata da pochi anni, per cui non vi è uno storico tale da permettere di fare affermazioni di questo tipo” continua De Cesaris.

Gli stili
Rossano De Cesaris ha quindi creato un vero e proprio vademecum che contempla tutti gli aspetti teorici e pratici a cui fare riferimento. Presenta anche tutti gli stili, spiegandoli nel dettaglio.L’effetto pelo a pelo (chiamato anche “hairstrokes technique”) è il più naturale in assoluto tra quelli ottenibili nel contesto della micropigmentazione sopraccigliare ed è indubbiamente indicato per un cliente che desideri un trucco permanente poco visibile.

L’effetto sfumatura è maggiormente indicato a una cliente sofisticata, che contempli il trucco permanente come un qualcosa che possa arrivare a sostituire il make-up tradizionale.
La tecnica mista è un mix tra la tecnica pelo a pelo e quella di sfumatura, denominata anche “combo” (forma abbreviata di “combination”).

Il Softap è la tecnica manuale per l’inoculazione sottocutanea dei pigmenti che differisce dal classico microblading sotto molti aspetti. La differenza è soprattutto nella struttura degli aghi impiegati, caratterizzati da 45° di angolazione, particolarità del tutto inedita nel panorama del tatuaggio visagistico, in cui non esiste tipologia di aghi simili.

 

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