“Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”, affermava Albert Einstein.
Le api hanno un ruolo importantissimo nel mantenimento della biodiversità e nella conservazione della natura. Sono insetti che permettono l’impollinazione e di conseguenza la formazione dei frutti, trasportando il polline da un fiore all’altro.
Senza le api ci sarebbe un drastico calo di prodotti alimentari e non certo solo del miele. Non avremmo più frutta e verdura. Purtroppo però le nostre amiche api rischiano di estinguersi a causa del riscaldamento globale che sta stravolgendo i ritmi vitali di questi laboriosi insetti, che rischiano di trovarsi il polline quando non sono ancora pronti a raccoglierlo o di avere fioriture vuote senza nutrimento sufficiente per alimentare lo sciame. Inoltre il cambiamento climatico sta anche favorendo la diffusione dei parassiti che distruggono gli alveari.
Fortunatamente ci sono gli apicoltori, che promuovono un tipo di allevamento sostenibile, come il primo gruppo di donne del programma imprenditoriale di apicoltura
“ W o m e n f o r B e e s ” .
Il programma forma e sostiene le apicoltrici proveniente dalle riserve della biosfera UNESCO di tutto il mondo, dalla Russia all’Etiopia alla Cambogia. Entro il 2025, all’interno di 25 riserve della biosfera UNESCO verranno installate 2.500 arnie con l’obiettivo di contribuire al ripopolamento di 125 milioni di api.
Il programma Guerlain x Unesco ” Women for Beees”rientra nell’accordo di partnership tra Unesco e Lvmh e costituisce una rete internazionale di apicoltrici, dando loro la possibilità di condividere competenze scientifiche e conoscenze a livello locale sul ruolo fondamentale delle api e dell’impollinazione nel garantire la sicurezza alimentare del pianeta.
Per festeggiare le donne apicoltrici partecipanti al programma “Women for Bees” 2021, Guerlain e UNESCO hanno accolto Angelina Jolie, madrina dell’iniziativa, presso l’OFA, nella provenzza francese
Angelina Jolie si dedica alle problematiche legate ai rifugiati e alla tutela ambientale già da vent’anni, e ha potuto, così, constatare di persona l’impatto della devastazione ambientale sulla sicurezza umana e sulle comunità locali. La sua fondazione in Cambogia si occupa di tutelare la foresta pluviale nell’area protetta di Samlot e la fauna selvatica che la
abita. Nel corso degli anni ha finanziato diverse scuole femminili, anche in Afghanistan e Kenya, e crede fermamente nel potere dell’istruzione e della formazione erogata in favore delle donne che successivamente diffondono le competenze apprese all’interno delle rispettive comunità.
Angelina continuerà a confrontarsi in videochiamata con le apicoltrici che prenderanno parte a futuri cicli di formazione a distanza e che non si sono potute recare per questa occasione in Francia a causa della pandemia.
“Pensiamo che un futuro senza api sia fantascienza, ma la realtà dei fatti è che le popolazioni di api stanno diminuendo in tutto il mondo a causa dell’attività umana. Se continuiamo di questo passo le conseguenze sulle nostra catena alimentare e sulla biodiversità saranno apocalittiche. Agli albori della mia collaborazione con Guerlain parlavamo spesso delle api: poi abbiamo cominciato a pensare seriamente a cosa avremmo potuto fare per migliorare la situazione. Cosa potevamo fare che andasse a vantaggio sia delle api, sia delle donne. La solidarietà femminile che sta nascendo a livello globale intorno al programma “Women for Bees” è davvero emozionante”.