Le vacanze estive saranno local, flexible e assolutamente green

Local, flexible & green: ecco le vacanze dell'estate 2020

Le vacanze di quest’anno saranno a breve raggio, ma soprattutto ecosostenibili.

Un turismo local e green è infatti senza dubbio non solo attuale ma anche più sicuro.

E’ quello che pensano in molti, da quello che emerge sulle ricerche effettuate in rete, a proposito di vacanze, dopo la fine del lock down. La voglia di un’esperienza di libertà, a contatto della natura cresce e così alcune esigenze cambiano le prossime vacanze.

Concentrati infatti sul benessere psico-fisico e su quanto renda sicura la prossima estate, i viaggiatori sono sempre più orientati a sistemazioni vicine, decisamente modulabili sulle proprie esigenze e sicuramente open air.
Nel pieno rispetto dell’ambiente, in montagna in particolar modo ma anche al mare o al lago, le vacanze devono essere sicuramente non lontano e certamente in formato più flessibile, anche destagionalizzando le prossime partenze.
Ulteriori ricerche che riguardano la prossima estate ad esempio – considerata in toto, fino a settembre inoltrato – confermano questo trend.
Secondo Ecobnb, la community del turismo sostenibile con oltre due milioni di utenti all’anno, è in crescita la voglia di fuga all’insegna proprio di questi criteri.


Ma dove deve essere, nel dettaglio, la vacanza?

Messe al centro la natura, la sicurezza e la sostenibilità, quello che ne consegue è una gamma di attenzioni e specifiche caratteristiche che la vacanza dovrà avere. Ad esempio, con una preferenza spiccata per il piccolo borgo e la campagna, al posto del centro urbano. Solo dopo però l’alta montagna, percepita come l’area più rilassante e sicura, c’è il mare, nonostante le discusse restrizioni in spiaggia con le quali si dovrà convivere serenamente.


E come deve essere il soggiorno?

Sicuro, in primis, ma anche ad un costo accessibile.
Prediligendo soluzioni originali immersi nella natura, magari approfittando della tendenza al glamping. Sono numerose infatti le ricerche sulle “case sull’albero” o magari per soluzioni private immerse in contesti isolati, nel cuore della provincia in campagna. L’idea di fondo è vacanza sì, ma senza ressa e vicinato, senza troppi muri o vincoli, in contesti che si possono facilmente adattare a nuovi ritmi ed esprimere il concetto di salute a tutto tondo.


E sulla durata delle vacanze?

Il 37% degli intervistati dalla community online prevede una settimana di vacanza, il 26% solo pochi giorni, il 25% due settimane, il 7% di intervistati 3 settimane o di più.


Il trattamento ?

Largo a soluzioni indipendenti ed appartamenti, dove i pasti e la gestione delle attrezzature è minima ed autonoma, mentre se la scelta cade sull’hotel, il trattamento più richiesto si ferma al pernottamento e la prima colazione, a discapito della pensione completa per cui scendono parte dei consensi, almeno per il momento. Tutto volge a favore di soluzioni più rapide e semplici, meno vincolate al contatto con le strutture ospitanti …specie se di livello budget.

 

 

 

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