Le terapie energetiche sono tecniche di guarigione basate sul concetto che il corpo, la mente e lo spirito devono lavorare in modo olistico, cioè insieme, per mantenere la salute.
Nella maggior parte dei casi la malattia ha origine nella mente, o nel livello più profondo dello spirito, dunque è proprio lì che deve avvenire la guarigione. Oggi vi parliamo di cromoterapia e sonoterapia.
La cromoterapia
La cromoterapia utilizza fondamentalmente la luce per recuperare l’equilibrio energetico. Molti sostengono che il colore energetico per eccellenza sia l’arancio, mentre il giallo è associato alla memoria, all’apprendimento e all’attenzione.
In questo tipo di terapia energetica, anche il verde acquista una sua valenza poiché ci mette in contatto con l’ambiente e con la natura (ma è anche un ottimo rimedio contro ansia e stress). Un altro fenomeno che viene comunemente trattato con la cromoterapia è l’ittero neonatale.
Nello specifico viene utilizzata la luce blu per abbattere la bilirubina, una sostanza responsabile delle macchie gialle sulla pelle e che, in dosi eccessive, può perfino danneggiare il cervello.
La sonoterapia
La sonoterapia sfrutta gli stimoli audiofrequenziali, ovvero le vibrazioni dei suoni, per risolvere la malattia del paziente. Si tratta di una terapia energetica molto antica dalla quale chiunque può trarre beneficio (sia a livello fisico che emozionale).
La terapia del suono è stata riconosciuta come un ottimo additivo nel trattamento dell’insonnia, della stanchezza cronica, del deficit di attenzione, dello squilibrio emotivo e di altre condizioni correlate allo stress.
Può anche essere utile come terapia complementare nel trattamento dei dolori fibromialgici, dell’artrite, di alcuni tipi di cancro e come palliativo degli effetti collaterali della chemioterapia. Per ottenere questi benefici, il terapeuta utilizza specifici strumenti che emettono una certa vibrazione (una ciotola, un quarzo, uno strumento tibetano, ecc).