Un’intera esistenza spesa a favore della bellezza delle donne, quella di Liliane Bettencourt, scomparsa alcuni giorni fa a Parigi all’età di 94 anni.
‘Madame L’Oréal’, com’era definita, era una vera e propria icona nel settore, in quanto figlia di Eugène Schueller, fondatore del colosso del beauty, dal quale aveva ereditato l’azienda nel 1957. Da allora, e fino al 2012 quando abbandonò la scena pubblica lasciando il consiglio d’amministrazione de L’Oréal e ogni ruolo dirigenziale all’interno del gruppo, a guidarla fu la passione per quello che non era solo un lavoro, ma rappresentava la famiglia.
“Durante tutta la sua vita ha assicurato stabilità all’azionariato di una delle principali aziende francesi. Questo ha permesso a L’Oréal di svilupparsi e di diventare il leader mondiale dell’industria cosmetica”, ha sottolineato il Ministro ell’Economia Bruno Le Maire, riconoscendo in lei una delle figure di spicco dell’imprenditoria francese.
Vedova del ministro André Bettencourt, una decina di anni fa si era ritrovata al centro di uno scandalo finanziario-politico-mediatico relativo alla campagna elettorale presidenziale di Nicolas Sarkozy. Grande donna d’affari e amante della bella vita, con il suo atteggiamento chic ma mai esagerato, Liliane Bettencourt riuscì sempre a circondarsi delle persone più influenti e celebri del pianta, a partire da Maria Callas, una delle sue più grandi amiche.
A marzo la rivista Forbes l’aveva incoronata donna più ricca del mondo con un patrimonio stimato a 39,5 miliardi di dollari. La holding familiare Thétys, presieduta da Françoise Bettencourt Meyers, ma di cui Liliane Bettencourt conservava l’usufrutto, è l’azionista di maggioranza di L’Oréal. Ad annunciare la sua morte è stata la figlia Francoise Bettencourt Meyers.