Dopo il lancio della collezione Natura Fabularis nel 2016, L’Artisan Parfumeur aggiunge un nuovo capitolo alla sua storia lanciando la sua prima collezione di Colonie.
Fabrice Pellegrin ha concepito queste composizioni come riflessi di luminosità della pelle, un’aura costituita da tocchi sottili di colori, un tributo ai capolavori dei pittori Impressionisti. Sempre fedeli ai loro sensi, i grandi maestri dell’amata corrente pittorica come Claude Monet, Auguste Renoir ed EdouardManet, alle linee dritte e alle consuete tonalità, hanno aggiunto la loro visione di luce e colore. E ispirati dalla natura, hanno seguito le vibrazioni dei sensi in contrasto con la realtà.
Per la prima collezione di Colonie dell’Artisan Parfumeur Fabrice ha fatto ricorso a un esercizio di stile per evocare due dipinti leggendari utilizzando la sua tavolozza di profumi. Au Bord de L’Eau di Claude Monet e Le Déjeuner sur L’Herbe di Edouard Manet sono all’origine di queste due fragranze.
Au Bord de L’eau è ispirato dal quadro di Monet, dipinto a Bennecourt, sulla riva
della Senna, e tratta le materie prime come fossero pigmenti di colore. La freschezza della scorza di limone è mescolata con petali di arancio amaro. La nota esperidata degli agrumi si associa a quella verde e aromatica di rosmarino, violetta e muschio.
Per la seconda colonia lo scenario di riferimento cambia repentinamente.
Le Déjeuner sur l’Herbe di Edouard Manet provocò un vero e proprio scandalo quando fu esposto a Parigi nel 1863. La scena, che rappresenta due uomini completamente vestiti insieme ad una donna nuda durante un pic-nic in un bosco, fu considerata oscena dai suoi contemporanei.
Cruda modernità che ha spinto Fabrice a reinventare il neroli con un overdose di luce. L’accordo solare, collocato nel cuore del profumo è poi arricchito con muschi bianchi, note ambrate e un iperdosaggio di ossigeno che dona un bagliore all’ambiente circostante e si ha improvvisamente l’impressione di stare all’aria aperta.