Goccia a Goccia di Trussardi, pura gestualità olfattiva

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Le donne si riappropriano di quel movimento aggraziato e sensuale che è nel carattere di una diva. Nasce Trussardi Goccia a Goccia, il primo profumo che racconta la grazia e il mistero raccolti in una gestualità, nelle due versioni dei classici Trussardi Donna e Trussardi My Name. Il mondo dei fiori orientali costruisce la famiglia olfattiva di Trussardi Donna Goccia a Goccia. Un equilibrio di sensualità si instaura tra le note di testa, che creano un’aura luminosa e fruttata nel mix di yuzu, cedro e frutto d’acqua e le note di cuore, con la femminilità audace che proviene dai ori d’arancio, dalle ninfee e dal the al gelsomino, per esaltarsi nelle note di fondo con i legni di cedro, sandalo, patchouli bianco e vaniglia.

Evocativo, prezioso, il flacone di Trussardi Donna Goccia a Goccia coniuga la tecnologia con l’aspetto rétro. Cilindrico ed essenziale, è chiuso da un tappo bombato e dorato sul quale è impresso a rilievo il simbolo araldico del marchio Trussardi. Un piccolo object d’art che racchiude una tecnologia moderna. Al suo interno, infatti, uno speciale meccanismo imprigiona il profumo e permette di distribuirlo sulla pelle goccia dopo goccia, evocando quel movimento da cui prende il nome e la sensualità del gesto delle attrici del cinema degli Anni 20.

Fiori, muschio e ambra danno invece origine alla composizione olfattiva di Trussardi My Name Goccia a Goccia. Si presenta nelle note di testa con gli attacchi di Violetta Bianca e di eliotropio per puntare alle note di cuore con la sensualità del lillà e dell’arum e irrompere nel finale con le note di fondo composte dalla vaniglia che si avvolge nel musc e si libera nell’ambroxan.

La trama del film della campagna pubblicitaria ci parla di una donna e di un uomo, eterni protagonisti di una storia d’amore. Nella prima inquadratura ci appaiono stretti in un abbraccio delicato come espressione della tenerezza sentimentale.

All’improvviso, l’abbraccio si scioglie e lei fugge. Le colonne della Rotonda della Besana, nella loro disposizione in circolo, le servono per raccontare il suo eclissarsi illusorio ed ef mero, un nascondersi che dura il breve tempo necessario perché lui riesca a rivederla, a ritrovarla, a riprendere il contatto della sua mano.

Ma lei gli sfugge ancora, si stacca da lui come fa la goccia quando si stacca dal suo liquido, trova riparo visivo dietro una colonna e aggiunge magia al mistero indossando una goccia di profumo, Trussardi Goccia a Goccia.

 

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